Testimonianza di Marco Casalis

Ritagli di vocazione

Testimonianza di Marco Casalis

Eccomi!

Ciao!
Si, si, proprio te che ti sei messo a leggere ora questo articolo! Chissà se ti sei mai chiesto quali sono le motivazioni che spingono un giovane ad entrare in seminario, scegliere di non sposarsi e diventare se questa è proprio la volontà di Dio, un don? (anche se l’idea mi mette un po’ di tremarella!) 
In questi casi, si sente sempre parlare di una “chiamata dall’Alto” mai troppo ben definita…beh… fare il pavone non è proprio del mio carattere e per correttezza devo allora dirti che non ho avuto la visione di Angeli! Però, in certo qual modo mi sono sentito guidato in questa scelta…è proprio vero che non siamo mai soli!... Gesù cammina veramente accanto a noi, basta soltanto… far caso alla sua presenza! Come tutti quanti sono andato all’asilo, alle elementari e alle medie insieme (dove ho imparato a strimpellare un pochino la chitarra)! Il catechismo in parrocchia e l’oratorio il sabato pomeriggio! Ho sempre avuto un po’ di timidezza (che purtroppo non mi è ancora scomparsa del tutto…) però tutto sommato ho avuto una bella fanciullezza! E non mi pare proprio, di essermi comportato tanto diversamente dai miei coetanei! A ben vedere, tutto o quasi si è svolto all’interno della mia parrocchia. Ma tranquillo, neppure io, ho capito subito che dietro l’apparente quotidianità, c’era la Sua chiamata!
Diciamo anche che nostro Signore ha avuto pazienza con me e in più occasioni, apparentemente slegate, mi ha condotto passo dopo passo, ad intraprendere questa strada.
Mi ricordo che da bambino, oltre che a giocare a calcio, alla polizia… con i miei vicini di casa giocai anche a dir la Messa… Spensierata gioventù! Quando poi una domenica mattina mi trovavo in sacrestia con altri chierichetti, a decidere i vari incarichi: “prima, seconda, fazzoletto, terza, prima porta…” l’allora don Enzo, quando tutto era finalmente stabilito, ci chiese se qualcuno di noi ragazzi, si sarebbe sentito di prendere il suo posto quando lui fosse diventato vecchio…
Evidentemente, la cosa m’incuriosì ma continuai la vita di sempre! Intrapresi le scuole superiori, l’ITIS prima a Verzuolo poi a Cuneo e sembrava che tutto filasse secondo i canoni normali! Però sempre il Signore continuava a parlare alla mia coscienza… Quando in parrocchia, si stava formando il primo coro dei giovani, fui invitato dapprima ad annunciare i canti e poi a suonare la chitarra insieme a loro… Mica ho accettato subito! Sai! “Fossi matto, suonare davanti a tutti!? Scherziamo!?”
Però l’insistenza a volte fa fare cose impensate, anche a un timidone quale ero io! e ringraziando, è incominciata quella bella avventura! Ripensare alle prove e alle prime volte in cui suonavo, mi viene proprio da sorridere!! Qualche mia gaffe c’è stata…(!!) ma mi hanno tutte educato!
Son proprio debitore per quella bella esperienza! Son convinto che il Signore se ne sia servito per farmi capire… Vedendomi suonare la chitarra, una catechista mi chiese di aiutarla durante il catechismo, così mi accostai ai ragazzi e di tanto in tanto suonavo qualche brano e ripassavo quanto avevo imparato dalle mie buone catechiste Maria e Anna! Anche questa mansione dell’aiuto catechista, era per me una cosa che mai avrei intrapreso di mia spontanea volontà!
Eppure, mi sono lasciato condurre!

Intanto, si avvicinava per me l’esame di maturità e la scelta per il futuro… già, quale?
Lavoro/ università/ o… o diventare prete…?!?
Da qualche tempo ci stavo pensando seriamente: le figure dei nostri parroci e di don Francesco Fino in particolare, mi avevano sempre illuminato! La bontà unita al servizio gratuito per le persone, vedendo in ciascuno di loro Gesù… era affascinante! Celebrare l’Eucaristia, confessare, alleviare le sofferenze, ascoltare le persone… Effettivamente, ne valeva la pena!
Però l’incertezza, però la paura di buttarmi, di affidarmi completamente…cosa scegliere???
Dopo aver partecipato per un periodo, agli incontri vocazionali mensili, (dove conobbi l’irrefrenabile allegria di Marco Bruno, un amico seminarista, unita però alla sua interiore profondità! Ritrovai pure don Michelangelo Camosso, il parroco emerito della mia parrocchia! Che è il padre spirituale dei seminaristi!) e dopo aver meditato la Parola di Dio, (in particolare mi colpì la lettura di 1Tm 4,12-16) finalmente, mi decisi e il 27 settembre 2004 facevo la mia entrata in seminario, dopo che un mese prima ero stato pellegrino a Lourdes e avevo pregato la Vergine Maria di aiutarmi.
Così come la pregavo e la prego tuttora, nella mia bella chiesa… l’Ausiliatrice!
Le esperienze parrocchiali fatte, il confronto con i don, mi portavano proprio li!

Sono passati tre anni e mezzo da quella mattina ma non mi pento di questa scelta!
Direi che le paure più grandi sono scomparse proprio il giorno in cui decisi risolutamente di intraprendere questa strada, fidarsi di Dio porta serenità e buon umore!                      
Ti confesso che non è stato subito facile per me, lasciare le mie amicizie per andar a prestare servizio in una parrocchia vicina (Piasco) ma poi ho dovuto ricredermi e dire ancora una volta grazie, perché dovunque il Signore c’è vicino e ci assiste! Dovunque continua a parlarci!
Con questi pensieri nel cuore, vivo l’oratorio domenicale e il servizio negli scout saluzzesi, come Baloo dei lupetti! Quante cose nuove e belle ho già sperimentato in questi pochi anni… quante cose impensate, per cui percepisco la forza operante dello Spirito Santo di Dio!

Se anche tu, nel cuore provi il desiderio di donarti a tempo pieno per nostro Signore, mi permetto di consigliarti questo: non lasciare che la paura ti domini! Rasserenati! Qualunque decisione tu prenda, Gesù ti sarà accanto e ti aiuterà a capire. Ti assicuro che è così, se tu vorrai ascoltarlo!
Parlane però con qualcuno di cui ti fidi e con lui confrontati apertamente.
E voi genitori, non impedite questa libera scelta che umanamente, ne convengo, può sembrare sconsiderata… ma, siatene contenti e pregate! Mio papà e mia mamma, devo proprio ringraziarli, non mi hanno mai detto di no, piuttosto: “se tu sei felice, lo siamo anche noi!”
In seminario si studia un po’ di filosofia e poi la Bibbia, la teologia… corsi veramente belli ed edificanti! Ma il seminario è innanzitutto una comunità di giovani che insieme, sostenendosi con la preghiera, l’amicizia e anche il divertimento, vogliono fidarsi di Gesù, cercando di capire se la propria strada è veramente quella di donarsi completamente a Lui o non piuttosto cambiarla.
Essere seminarista non significa essere più importanti degli altri o essere più bravi di altri, anzi… spesso io constato che molti giovani e adulti che incontro, hanno più buone qualità di me!
E’ così! Non mento affatto! Eppure… ECCOMI!
Ti chiedo un favore: prega per me e i miei compagni, quando noi al mattino ci alzeremo per le “Lodi” ti ricorderemo riconoscenti, nella nostra preghiera!


23 aprile 2008
Ti saluto, Marco Casalis


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