Scandalizzati dall'amore

Ritagli di vocazione

Scandalizzati dall'amore

testimonianza sull'amore scandaloso di Dio

Vedete… alla fine non possiamo contarcela molto: se ci pensiamo bene… non facciamo mai niente da noi stessi… la nostra vita è fidarci di qualcosa, di qualcuno… pensate alle vostre gambe, alle vostre mani… alle persone che amate…


E poi la vita è anche risposta… quando siamo piccoli impariamo a camminare perché intorno a noi lo fanno e ci aiutano a farlo. Parliamo perché ci parlano. Conosciamo il nostro nome perché ci chiamano per nome…
E ti capita di innamorarti in questo periodo, anche della persona che non consideravi… quanti di voi hanno esperienza che quando una persona, un vostro compagno, una vostra compagna si prende una sbandata per voi… è solo questione di tempo, ma prima o poi anche voi vi intorterete… e poi finisce che lei o lui intanto non vi fila più e via avanti con tutte quelle cose a cui siete abituati, non mi dilungo…


Quando io ero piccolino c’era un programma sulle coppie in crisi, che si chiamava “c’eravamo tanto amati”, lo conduceva Barbareschi… allora le coppie si scannavano per un po’, poi il conduttore faceva una domanda: come è cominciata la vostra storia? Chi ha preso l’iniziativa? Al di là di quel programma che era spazzatura, questa è una domanda seria: come è cominciata la nostra storia? Chi è che prende l’iniziativa? Molte sono le piste per rispondere, dal punto di vista biologico, medico, ecc… io ne propongo 2:


1)     guardando a nostra vita ci accorgiamo di fare delle scelte piccole, che ci sembrano insignificanti: abituarci a buttare via il sabato pomeriggio per l’oratorio, alzarsi presto (?) per andare in montagna e non dormire fino a farci venire due occhiaie così, assaporare le piccole cose piano piano anziché volere tutto e subito. E poi passi i giorni a chiederti (magari alla scuola della Parola di Dio) cosa posso fare della mia vita (è la domanda dei santi che davanti a Gesù si interrogano “cosa vuoi che faccia?”) cosa combinerò da grande… e se avessimo la pazienza di voltarci noteremmo che questa direzione si è tracciata da sé, e non possiamo dire è iniziata il tot aprile dell’anno tot… però è chiaro che il passo è il nostro, è la nostra scalata e quindi è nostro il ritmo che abbiamo scelto.


2)     Dall’altra c’è qualcosa che ci sfugge, che non siamo solo noi a comandare (“ci deve essere qualcosa che mi spinga un po’ più in là”)… in fondo abbiamo paura di ammetterlo, ma non siamo tutti “nostri”… c’è una parte di noi che non ci appartiene del tutto… fatichiamo ad ammettere che quella parte è la nostra parte più bella, che il legittimo inquilino ha fatto così bella “un prodigio” da farci venire le lacrime… quell’inquilino ci chiama per nome e ci ama…È interessante che Dio ci ami. ma occorre ripetercelo…  non ne siamo convinti… a volte sembra che Dio “ce lo dobbiamo tenere Buono…” e invece lui ci ama senza condizioni. Ma non basta: Dio ci ama, sì, ma ci ama tanto! il contadino della parabola è un pazzo, diverso dai contadini normali che fanno fruttare il più possibile la semente… Dio no: Dio getta a piene mani, senza curarsi (sembra) di dove cada il seme… è un po’ pazzo Dio: ama senza misura. Ma non basta: Dio ci ama tanto da sembrare ingiusto, come quel padrone che pagò gli operai dell’ultima ora come quelli della prima…


Può essere scandaloso l’amore? Sì.

È scandaloso un Dio che ama tutti allo stesso modo. Ed è scandaloso che questo “modo” sia “infinitamente”. È scandaloso che l’amore di Dio sia così tanto da colmare ogni cosa che io possa fare o non fare, per fragilità o scelta, per allontanarmi da Lui e dai fratelli. È scandaloso… Proviamo a metterci sotto questo enorme faro dell’amore di Dio… siamo amati da lui con questo amore immenso, smisurato, tanto da sembrare esagerato
Ma questo non è motivo di speranza? Per noi, la consapevolezza che NON C’È NIENTE CHE POSSIAMO FARE PER FARCI AMARE DI MENO DA DIO, non è una gioia grande?
Forse mi sono allontanato dal tema iniziale… forse… ma non penso troppo…
Per dire qualcosa di pratico e concreto su di me: voi non avete idea di quale abisso il Signore ha attraversato per venirmi a cercare… ero ferito, lo riconosco, ed ero ferito tanto… forse malato, ma ho sentito quello sguardo -vi ricordate?- quello che Gesù rivolge al “giovane ricco” da cui apprende che questi faceva tutto quello che la legge comandava… Gesù non “ne ebbe stima”, o non “lo considerò un uomo per bene”, o “se ne compiacque”… “Gesù, fissatolo, lo amò”... penso che io voglia vivere per annunciare a tutti questo: quello sguardo scandaloso dell’amore di Dio ci comprende e ci supera tutti. Chi è che prende l’iniziativa? È iniziativa buona? Allora perché non coglierla? E poi dimenticare che “c’eravamo tanto amati”, ma “continuiamo a vivere amati di un amore immenso”?

pace e bene


13 novembre 2007

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